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Intelligenza emotiva e approccio sistemico

In questo editoriale parliamo di:

  • intelligenza emotiva
  • benessere organizzativo e individuale
  • parola sistemica chiave della settimana: EMOZIONE (trovi tutti gli approfondimenti sulla pagina no-effort management di Linkedin
  • principi sistemici di ordine, equità degli scambi e inclusione
  • costellazioni sistemiche come strumento di diagnosi e soluzione
  • cause della motivazione del personale

Diagnosi di clima


Le emozioni sono un elemento diagnostico essenziale nelle costellazioni sistemiche. Esse sono il termometro del campo sistemico.Esse segnalano lo stato di benessere organizzativo ed individuale dei membri del team.


Con le analisi di clima tradizionali vogliamo stabilire la temperatura emotiva di un sistema. Vogliamo avere una fotografia dello stato di motivazione dei nostri collaboratori. Vogliamo comprendere quali leve azionare per rimettere in salute la nostra organizzazione.

Perciò, non si può prescindere dalle emozioni in azienda.


La maggior parte delle persone non è abituata a leggere gli stati emotivi altrui. Inoltre, non siamo stati abituati a gestire le nostre emozioni, figuriamoci quelle degli altri.


Le persone reprimono e poi sbottano.


Ogni leader governa realtà che sono come vulcani pronti ad eruttare.


Le emozioni sono il carburante di un’organizzazione. Se il carburante è raffinato, la resa del motore è migliore. Se invece contiene elementi di impurità, a breve o lungo andare può causare problemi.


Emozioni di benessere ed emozioni di malessere


Quali sono le emozioni di benessere individuale e quali quelle di malessere? Ecco un elenco – certamente non esaustivo. Prova a fare una rapida riflessione. Da quale parte pende la tua organizzazione?

  • fiducia vs diffidenza
  • gioia vs rassegnazione
  • gratitudine vs assuefazione
  • serenità vs preoccupazione per il futuro
  • interesse vs routine
  • divertimento vs ripetizione svogliata
  • ispirazione vs appiattimento
  • meraviglia vs noia
  • altruismo vs ostilità
  • appagamento vs insoddisfazione
  • ammirazione vs invidia
  • entusiasmo vs ripetitività
  • desiderio di crescita vs tirare a campare
  • contentezza vs indifferenza
  • ottimismo vs pessimismo
  • stress vs rilassamento.

Allora, qual è l’esito della tua breve analisi?

Che casino, eh? Quanti singoli aspetti da considerare. E poi, ogni persona è diversa.


Come faccio a capire qual è l’effetto delle emozioni combinate di tutti i miei collaboratori?


Analisi sistemica sul clima aziendale


Il pregio di un’analisi sistemica è che riusciamo a individuare l’effetto complessivo. Non ci occupiamo dei singoli. Andiamo a vedere quale clima si genera con la violazione dei tre principi su cui si fonda l’approccio sistemico:

  • ordine
  • equità tra dare e ricevere
  • inclusione.

Faccio degli esempi. Partiamo da tee immagina quanti di questi eventi accadono quotidianamente nelle organizzazioni.


Cosa sentiresti se venissi escluso da situazioni in cui per ruolo o competenza formale dovresti avere voce in capitolo? O venissi bypassato sistematicamente perché non ritenuto all’altezza della situazione? E se si parlasse di te alle tue spalle perché non si ha il coraggio di affrontarti?


Quale emozione proveresti se non ti sentissi supportato dal tuo capo?


E se avessi sotto i tuoi occhi che qualcosa non funziona e chi di dovere non se ne stesse occupando?


O ancora: alla macchinetta del caffè, alcuni tuoi colleghi parlano di un conflitto in essere. Ti senti di dover prendere le parti o resti equanime e centrato? Hai timore che quello che vuoi dire dispiacerà ai tuoi interlocutori?


Oppure come ti sentiresti se ti accusassero sommariamente di essere la causa di un problema? Puoi osservare che a volte si cerca un caprio espiatorio pur di trovare un colpevole?


La diagnosi sistemica fa emergere in brevissimo tempo il clima che c’è in un’azienda o in team specifico.


Come accade tecnicamente è spiegato in questo articolo del blog.


Non hai bisogno di costose analisi di clima e di coinvolgere chissà quante persone in tale indagine. Ti basta una costellazione sistemica e in un’ora ottieni diagnosi e prognosi della situazione che governi o in cui sei inserito.


L’intelligenza emotiva


Lavoro nelle organizzazioni da trent’anni oramai. All’inizio della mia carriera si era anche all’inizio dell’introduzione sull’intelligenza emotiva. Nel 1995 appariva il libro di Daniel Goleman. Esso spiegava quanta energia si sprecasse concentrandosi solo sugli aspetti razionali del management. Al contrario, con empatia, ascolto e condivisione, la propria leadership poteva avere maggiori chance di successo.


Ho sempre apprezzato che Goleman abbia indicato l’irrazionale come intelligenza emotiva. Razionale suona bene nella nostra cultura. Irrazionale suona proprio male nel mondo del management.


L’irrazionale, invece, domina la nostra vita. Le culture aziendali sono intrise di irrazionale sotto mentite spoglie. Ciò che è logico in un contesto è considerato assurdo in un altro. L’irrazionale certamente contiene molto di più delle emozioni:

  • intuizione,
  • pensiero divergente,
  • visione di sintesi…

le culture e gli individui compiono grandi sforzi per dargli un vestito di razionalità. Spesso non ci riescono.


Ma sto divagando.


Oggi l’intelligenza emotiva è sdoganata. Non è però coltivata perché l’emozione è un argomento difficile.


Ce ne occupiamo spesso tardi, quando il tasso di demotivazione si palesa intorno a noi. Obiettivi mancati, conflitti, risultati qualitativamente e quantitativamente poveri.


Bisognerebbe praticare l’intelligenza emotiva. Però, la maggior parte delle volte, non si ha il tempo di attivare e rendere efficace una cultura dell’ascolto e dell’empatia. I cambiamenti culturali hanno bisogno di tempo.


A volte c’è bisogno di un accelerazione prima che sia troppo tardi. I veri stati d’animo e le verità più forti devono emergere in fretta per salvare la situazione,

Tale accelerazione può accadere solo tramite un intervento tempestivo sulle interazioni tra gli individui. Agire individualmente sarebbe lento e dispendioso.


Con le costellazioni sistemiche, questo è possibile.


Perché guardiamo ai fili sottili e invisibili che collegano ruoli e obiettivi e i ruoli tra di loro. Agiamo sulle leve dell’ordine, dell’equità degli scambi e dell’inclusione. Con semplicità e precisione.


La nostra organizzazione si rimette in carreggiata e può procedere con il vento in poppa.


Lo strumento può essere utilizzato in una crisi e più intelligentemente come strumento di prevenzione.

Le costellazioni sistemiche sono un metodo raffinato, economico e preciso. È un peccato non usarle come supporto per generare risultati e benessere organizzativo contemporaneamente!

Ci troviamo agli albori dell’utilizzo delle costellazioni sistemiche. Chissà fra trent’anni se la logica sistemica sarà sulla bocca di tutti e soprattutto praticata.

I leader di allora saranno fortunati e più rilassati.

Forse il no-effort management sarà realizzato e nelle organizzazioni ci sarà solo benessere.

©️Anurag Rocco Gaeta – no-effort management – 22 maggio 2021

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