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Autopoiesi, perché è importante per il proprio business

Qual è il vantaggio di comprendere che il tuo team funziona in modo autopoietico?


Autopoiesi significa semplicemente che qualsiasi organizzazione riproduce continuamente le relazioni che la caratterizzano. Neanche l’ambiente può intervenire in questo cambiamento. Gli stimoli ambientali sono certamente un invito al cambiamento.

Le regole di cambiamento le stabilisce però il sistema stesso! Su queste regole l’ambiente non ha influenza diretta.

In termini pratici? Significa che leggendo queste righe stai comprendendo perché il cambiamento è difficile.

Tu ti concentri sugli individui per ottenere i cambiamento. Assumi nuovi manager, nuove risorse e speri che queste nuove persone immettano nuovi modi e nuovi comportamenti. E che questi comportamenti si espandano a macchia d’olio fino a coinvolgere i più restii. Nel momento in cui inserisci le risorse esse sono viste come stimoli esterni. Non hanno influenza sul sistema a meno che non riescano a decifrarne la complessità delle relazioni.



Il team o l’azienda sono sistemi e pertanto sono entità complesse. Non sono riconducibili alla somma delle singole componenti.



Nel momento in cui si crea il sistema, gli individui scompaiono.

Il sistema si comporta come una cellula vivente o meglio come un essere vivente. (En passant, la cellula si può definire sistema autopoietico del 1° ordine e l’essere vivente sistema autopoietico del 2° ordine).

Avete chiaro come sia difficile fare una diagnosi sul corpo umano? Il corpo umano si autoregola. E così fa un sistema organizzativo. Si autoregola. Non è inserendo una nuova risorsa con un bel curriculum che otterrai il cambiamento. Non è tentando di cambiare un singolo che cambierai il sistema. L’elemento introdotto in azienda verrà visto come un elemento esterno al sistema. Quindi, incapace di influire sulle regole di regolazione… a meno che queste regole non sia viste e comprese.


Struttura e organizzazione


Quali sono queste regole di relazione nei sistemi organizzativi?


Si possono individuare principi regolatori di base comuni a realtà molto diverse tra di loro?



Sì, queste regole sono la base per la sopravvivenza e per l’evoluzione.


Esse sono ordine, equilibrio tra dare e ricevere tra le componenti e inclusione di tutte le componenti.



Ogni team, azienda o organizzazione le declina in modo diverso. Ecco perciò la ricchezza di organizzazioni in uno stesso settore! E non riesci a trovare una organizzazione uguale ad un’altra!


Complessità aziendale equivale a rete di relazioni complesse ma basate tutte sugli stessi principi.µ



È come avere una matassa da sbrogliare. Eppure c’è un modo per distendere il filo.

Ecco perché un leader o un manager ha bisogno delle costellazioni sistemiche!

Servono a sbrogliare la matassa delle relazioni aziendali. E servono per dare loro la nuova forma che vogliamo dargli.

Sono un metodo di osservazione dall’esterno. Chi è coinvolto ha difficoltà oggettive a leggere la realtà vera dei fenomeni che gli capitano sotto gli occhi.

Ha difficoltà a decifrare i meccanismi autopoietici del suo gruppo.


Solo svelando questi meccanismi puoi creare cambiamento e innovazione.

Le organizzazioni di qualche decennio fa potevano andare avanti tranquille. L’ambiente non era così turbolento.


L’ambiente fa il suo mestiere: è il terreno delle possibilità e dei rischi.


Il sistema può, però, non capire cosa sta succedendo nell’ambiente. E in genere è così lento nel cambiamento perché ha un’inerzia di comportamento. Le Costellazioni Sistemiche ci danno la possibilità di evidenziare:

  • mancanza di reattività,
  • distrazioni,
  • disordini,
  • inefficacia della leadership,
  • conflitti latenti.

Poter osservare i meccanismi su cui si stanno basando le interazioni è essenziale nell’impresa moderna.

Da questa osservazione, si può intervenire sulla struttura e sull’organizzazione delle relazioni. Quindi, si può portare cambiamento:

  • si può aumentare la capacità di risposta,
  • si possono portare modificazioni nei comportamenti,
  • si possono introdurre innovazioni,
  • si può far cambiare mentalità.

Il tutto agendo su queste tre leve: ordine, qualità degli scambi e inclusione. Il leader sistemico che usa le costellazioni sistemiche può avere tra le mani un grande strumento di governo.



È come poter intervenire sulla mente della tua organizzazione.

Smettiamola di tentare il cambiamento intervenendo sulle persone. Dobbiamo agire sui fili che le collegano in qualcosa di più vasto e invisibile.



Ma autopoiesi significa benessere del sistema?


Un sistema può causarlo il benessere degli individui che lo compongono oppure no.

Una delle regole di riproduzione può essere basata sullo sfruttare determinate energie e poi sostituirle.


L’obiettivo del sistema è quello di replicarsi, non quello di non far soffrire.


Quindi, il benessere dei singoli potrebbe non essere stato codificato tra le regole di riproduzione autopoietiche.

Tanti sistemi lavoratori creano ambienti di lavoro e cooperazione poveri. Eppure continuano ad avere successo.

Pensate però alla possibilità di modificare queste climi poveri e avere lo stesso successo!

Quanto meno stress per i leader e per i collaboratori potrebbe essere garantito.

Quanta meno aggressività e quanta più gente soddisfatta di lavorare ci potrebbe essere.


Le costellazioni sistemiche ci danno questo: una enorme lente di ingrandimento sulla realtà che governiamo.



Le alternative sono lo sforzo e l’esaurimento.

Ogni manager che entra in contatto con la mentalità sistemica non la abbandona più.

I vantaggi personali e di sistema sono talmente evidenti che il leader sistemico non può più tornare indietro.


In questo editoriale abbiamo parlato di:

©️Anurag Rocco Gaeta – no-effort management – 9 gennaio 2021

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